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La Basilica di San Nicola
Uno dei simboli della città di Bari, sorge nel cuore della città vecchia, in una larga piazza, dove, prima della sua costruzione, vi era il palazzo del catapano bizantino (distrutto durante una ribellione popolare).
L' edificio fu eretto tra il 1087 ed il 1197, allo scopo di custodire le reliquie di San Nicola, trafugato da Myra da alcuni marinai nel 1087. La sua struttura è uno dei migliori esempi di architettura romanica pugliese.

La Cattedrale di San Sabino
La Cattedrale di San Sabino fu eretta nell' XI secolo, dopo la distruzione della città (avvenuta nel 1156) ad opera di Guglielmo il Malo.
Allo stesso modo della Basilica di San Nicola, anche questa chiesa è uno dei migliori esempi di Romanico pugliese: ha una facciata semplice, e, come il resto del complesso, si caratterizza per la presenza di lesene, archi, bifore e monofore. In alto presenta un maestoso rosone dalla cornice variegata.
I tre portali che immettono nell' interno sono datati all' XI secolo, ma sono stati rimaneggiati nell' XVIII secolo.

Architetture Civili
La città vecchia, o Barivecchia, è la parte più antica della città e si caratterizza per la presenza di vicoli stretti e contorti, creati apposta per diminuire il più possibile l' ingresso di soldati nemici all' interno delle mura, e per numerose chiese e palazzi eretti dal Medioevo al Settecento.
In questa zona di Bari, infatti, è concentrata la maggior parte dei manufatti storici che hanno documentato la storia della città attraverso i secoli.

All'esterno dell'antica cerchia muraria sono stati costruiti palazzi più recenti (datati all' Ottocento ad al Novecento), ma non meno importanti per la loro struttura, come il Palazzo dell'Acquedotto Pugliese, Palazzo Atti e Palazzo Colonna.

Architetture Militari
Il Castello Normanno-Svevo
Questa fortezza fu costruita nel 1131 da Ruggero il Normanno. Nel 1156 Guglielmo I di Sicilia, lo distrusse quasi interamente e, subito dopo, Guido il Vasto, su commissione di Federico II di Svevia, si occupò della sua ricostruzione. Dopo gli interventi di Federico II, durante il XVI secolo, furono effettuati vari interventi per adeguarlo alle esigenze difensive dell'epoca.
Il complesso è caratterizzato dalle torri quadrate che lo sovrastano e da un fossato largo e profondo.

Teatri
Teatro Petruzzelli:
Il Teatro Petruzzelli nacque dall'esigenza della città di possedere un contenitore culturale degno di una città desiderosa di elevarsi al livello delle altre metropoli italiane.
La passione di Bari per il teatro era nota, ma i luoghi di rappresentazione non erano sufficienti, oppure non raggiungevano quell'ideale di austerità che Bari meditava del suo teatro. Neppure il teatro comunale Piccinni, edificato nel 1854, soddisfaceva le necessità della città desiderosa di emergere sul piano artistico-culturale.
Teatro Margherita (chiuso dal 1980, attualmente in fase di restauro); il 'Teatro Piccinni' è il più antico teatro della città di Bari. La struttura è in grado di contenere più di ottocento spettatori. Il teatro fu inaugurato il 30 maggio 1854 con la rappresentazione del 'Poliuto' di Gaetano Donizetti. Un anno dopo, nel 1855 fu intitolato a 'Niccolò Piccinni', in onore del famoso musicista barese oltremodo apprezzato nella città natale ed in Francia, paese in cui svolse la sua attività di compositore.

Eccetto il Margherita, questi teatri sono, assieme all'Auditorium Nino Rota, anch'esso chiuso da anni e in fase di restauro, i contenitori storici della città che vengono gestiti dalla Fondazione Lirico Sinfonica 'Petruzzelli e Teatri di Bari'.

Cucina
La cucina pugliese si basa sui tre prodotti agricoli principali della regione cioè il grano, l'olio e il vino.
La cucina barese è arricchita, oltre che dai predetti ingredienti, anche da ortaggi e frutta in abbondanza nel territorio. Con la farina si cucinano l'ottimo pane pugliese e le paste alimentari casalinghe: orecchiette, recchietelle o strascinate, chiancarelle ossia orecchiette di grandezza varia, cavatelli, lagane, troccoli ossia fettuccine, fusilli ossia maccheroni arrotolati, tripoline e mignuicchi ossia gnocchetti di semola. Con la pasta fatta in casa si preparano anche calzoni al forno con ripieno di cipolla, acciughe, capperi e olive; panzerotti fritti ripieni di lardo e ricotta o mozzarella; pettole alla barese; pizze rustiche, la tipica focaccia alla barese, i taralli, le friselle e gli scagliozzi o sgagliozze ossia fette di polenta fritta. Condimenti sovrani sono l'olio e l'aglio. Ottime sono le minestre di verdure e quelle a base di pane (pancotto e caponata), ceci, fave intere o schiacciate (con cicorie), cavoli, sedani, cardi e finocchi che compaiono in tavola anche da soli con olio, o salati o con brodo di maiale.
I piatti di carne sono per lo più a base di agnello (tacche al forno, cottarello, involtini,in barese'ghimridd'), di maiale (capocolli, salsicce varie soprattutto condite con peperoncino), coniglio e cacciagione. Raffinatezza: i tordi in salsa conservati nel vino bianco.

Specialità: il riso al forno alla barese chiamato pure riso, patate e cozze nonché le linguine al sugo di seppia e le lumache alla barese ossia lumache, raccolte dal vicino promontorio della Murgia, cotte o lessate e condite in vario modo. Bari, in quanto città di mare, è inoltre famosa per i numerosi e ottimi piatti di pesce: il dentice alle olive, l'orata alla San Nicola, le alici arracanate e i polipetti in casseruola.

Tra i dolciumi tipici di Bari ricordiamo le cartellate, le paste reali, le castagnedde, i sassanelli, la zeppola, il bocconotto, la scarcella e il callume ossia sanguinaccio dolce.

Tra i vini pregiati, di Bari e della provincia, ricordiamo: il Primitivo, il Castel del Monte, il Moscato di Trani, i bianchi della Valle d'Itria, l'Aleatico e varietà di Cerasuolo e di Sangiovese. Abbondante la produzione di vini da taglio tra cui il Barletta.

Eventi
Fiera del Levante
Nelle principali fiere del bacino del Mediterraneo, nata nel 1929 per iniziativa del Comune, dell'Amministrazione Provinciale e della Camera del Commercio di Bari ed opera continuativamente da quell'anno. La prima edizione della Fiera del Levante si è svolta nel 1930.
La rassegna ha continuato a svolgersi puntualmente a settembre di ogni anno, con la sola interruzione degli anni della seconda guerra mondiale dal 1940 al 1946. Complessivamente gli espositori che partecipano annualmente alle manifestazioni sono cinquemila tra nazionali ed esteri. I visitatori ammontano a circa due milioni.
La rassegna storica, nonché la più nota al grande pubblico, è la fiera campionaria, la più grande d'Europa, che ha luogo ogni settembre, con oltre settecento mila visitatori e più di duemila espositori, in un'apposita vasta area, ampia circa 300 mila metri quadrati, situata a nord-ovest della città, in vicinanza della punta di San Cataldo, al limite occidentale del porto nuovo.
La fiera è inoltre volta a favorire gli scambi tra Oriente e Occidente, di cui Bari costituisce, per tradizione millenaria, il più favorevole punto d'incontro.
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