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Lecce è un comune italiano dell'Italia meridionale, capoluogo dell'omonima popolosa provincia situata in Puglia, nella parte più pianeggiante del Salento e nel cuore di un'area densamente urbanizzata, che conta 432.939 abitanti e che si estende su una superficie territoriale di 1.580,56 km².
Capoluogo e maggiore centro culturale della penisola salentina, sede dell'omonima arcidiocesi e di un'università, è posta a 11 chilometri dalla costa adriatica e a 23 da quella ionica. È il capoluogo di provincia più orientale d'Italia.
Attiva nei settori dell'industria agricola (olio, vino), della ceramica, della cartapesta e del turismo culturale, è la città dove più elaborato è stato lo sviluppo dell'arte barocca in pietra leccese, un calcare malleabile e molto adatto alla lavorazione con lo scalpello. Si parla, infatti, di barocco leccese e, per la bellezza dei suoi monumenti, è definita la Firenze del Sud.
La città è stata inserita (unica città italiana) nella lista "Best in travel 2010" di Lonely Planet quale città da visitare nel 2010 insieme ad Abu Dhabi (Emirati Arabi), Istanbul (Turchia), Singapore (Singapore), Vancouver (Canada), Kyoto (Giappone), Sarajevo (Bosnia Herzegovina), Cork (Irlanda), Cuenca (Ecuador) e Charleston (USA). Lecce è stata scelta su una rosa di oltre 5.000 città mondiali per la bellezza dei suoi monumenti e del suo centro storico barocco.

Il Territorio
Lecce sorge nella parte centro-settentrionale della pianura salentina. La morfologia del territorio è complessivamente pianeggiante. La Pianura Salentina, che prende il nome anche di Tavoliere di Lecce, è un vasto e uniforme bassopiano del Salento compreso tra i rialti terrazzati delle Murge a nord e le Serre salentine a sud.
Caratteristiche del territorio sono i poderosi strati di terra rossa e l'assenza di corsi d'acqua di superficie. Il terreno carsico tuttavia presenta innumeroveli inghiottitoi (chiamate vore o capoventi), punti di richiamo delle piovane, che convogliano l'acqua nel sottosuolo alimentando veri e propri fiumi carsici. Solcano poi la superficie numerosi canali scavati per favorire il deflusso delle piovane negli inghiottitoi, e per evitare quindi la formazione di acquitrini.
Il territorio comunale si estende per oltre 238 km² e si affaccia sul mare Adriatico per più di 20 km. Frazioni di Lecce sono le marine di Casalabate, Frigole, Torre Chianca, Torre Rinalda, San Cataldo, amministrato in parte dal comune di Vernole, e il paese di Villa Convento, amministrato in parte dal comune di Novoli.

Monumenti e luoghi di interesse
La città di Lecce è nota per la ricchezza dei monumenti che la adornano, molti dei quali realizzati nel tipico stile barocco leccese. Significativi sono i fregi, i capitelli, i pinnacoli ed i rosoni che decorano molti dei palazzi e delle chiese della città (se ne contano oltre 40), come ad esempio il Palazzo dei Celestini e l'adiacente Basilica di Santa Croce, nonché la chiesa di Santa Chiara ed il Duomo.
Il centro della città è racchiuso in mura di cinta risalenti al XVI sec., ma ormai in gran parte distrutte. La città presentava originariamente quattro porte di accesso: Arco di Trionfo (Porta Napoli), Porta Rudiae, Porta San Biagio e Porta San Martino. Di queste l'ultima non è più visibile in quanto crollata nel XIX sec.

Architetture Religiose
Abbazia di Santa Maria di Cerrate-Interno
L'Abbazia di Cerrate, è situata fuori dalla città, nelle campagne in direzione della marina di Casalabate. Venne edificata dai Monaci basiliani nel XII secolo. Accanto al portico finemente scolpito, è possibile ammirare un pozzo rinascimentale. L'interno custodisce un baldacchino del 1269 e numerosi affreschi eseguiti tra il XIII ed il XIV secolo.
Chiesa Santa Maria d'Aurìo
Situata al confine con il comune di Surbo, la Chiesa di Santa Maria d'Aurio è una struttura romanica risalente ai secoli XII-XIII. L'edificio sacro è quel che resta di un antico casale abbandonato tra il XV e il XVI secolo.
Chiesa di San Giovanni Evangelista
La Chiesa di San Giovanni Evangelista, è un edificio medievale voluto nel 1133 dall'ordine delle Benedettine e da Anacleto II.
Sorge nel centro storico della città, in corte Accardo, e venne ampliata e rimaneggiata nel corso dei secoli. La chiesa, severa ed austera all'esterno, presenta un interno sfarzoso influenzato dallo stile barocco affermatosi a Lecce nel corso del Seicento. Alla prima metà del Cinquecento appartiene la quadrata torre campanaria.
Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo
Situata all'interno del cimitero, la Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo venne eretta nel 1180 dal penultimo re normanno Tancredi. Nel 1716 venne rifatta la facciata da Giuseppe Cino, adornandola di numerose statue, conservando i due portali, il rosone, la cupola, e alcuni elementi decorativi. L'interno a tre navate presenta archi a sesto acuto e una cupola nel mezzo della navata centrale. Gli affreschi alle pareti sono del XV, XVI e XVII secolo. Nel XVI secolo l'architetto leccese Gabriele Riccardi rifece il convento nel cui chiostro fa bella mostra di sé un artistico pozzo seicentesco.
Convento degli Olivetani
Situato nei pressi del cimitero, adiacente alla chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo, il monastero degli Olivetani è un complesso architettonico risalente al XIV secolo. Oggi sede della Facoltà di Beni Culturali e della biblioteca di Studi Storici dell'Università del Salento, presenta un particolare chiostro, opera di Gabriele Riccardi, ispirato ai modelli medievali, con colonne binate ed all'interno un pozzo con un'edicola tipicamente barocca.

Architetture militari
Torre di Belloluogo
La Torre di Belloluogo è una torre medievale costruita nel XIV secolo. Voluta da Gualtiero di Brienne, è un importante esempio di architettura militare angioina. La torre di forma cilindrica è ancora circondata dal fossato originario pieno d'acqua. Fu dimora di Maria d'Enghien, nella quale vi trascorse gli ultimi anni della vita.
Di particolare interesse è una piccola cappella affrescata con scene della vita di Santa Maria Maddalena.
Torre del Parco (Turris Prati Magni)
Torre del Parco
Torre del Parco, situata nel cuore di Lecce, rappresenta uno dei monumenti simbolo della città del periodo medioevale e rinascimentale.
Il complesso monumentale fu edificato nel 1419 ad opera del diciottenne Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, principe di Taranto, figlio di Raimondello e di Maria d'Enghien la quale, all'epoca, si fregiava dei titoli di contessa di Lecce e regina del regno di Napoli, avendo sposato, in seconde nozze, il re Ladislao di Durazzo.
La Torre, alta più di 23 metri e costruita su tre livelli, è circondata da un fossato nel quale erano allevati gli orsi, simbolo araldico della famiglia Orsini del Balzo. Il parco intorno alla Torre aveva un'estensione di oltre 40 ettari ed era ripartito in una zona pubblica e in una privata: il "Parco di Dentro", cittadella recintata comprendente la Torre e le "Stanze del Principe", e il "Parco di Fuori" che si estendeva sino alle mura urbane e che era luogo di fiere, mercati e pubblico passeggio. Nel 1434, un'ala del complesso monumentale divenne sede del Concistorium Principis, tribunale medievale presieduto da Giovanni Antonio Orsini Del Balzo. La struttura, inoltre, fu sede della zecca dove venivano coniati i cosiddetti "mali carlini", monete d'oro e d'argento.
Negli anni 1458-1461 la Torre divenne carcere per alcuni prigionieri che incisero le loro “lamentazioni” (tuttora visibili) negli strombi delle saettiere nel piano inferiore della fortezza. Dopo la morte di Giovanni Antonio il complesso divenne dimora dei vari viceré spagnoli che si alternarono nel dominio di Lecce: da Ferrante Loffredo a Ferrante Caracciolo.
Castello Carlo V
Il Castello è stato realizzato, secondo la tradizione, per volere di Carlo V per scongiurare le invasioni turche, di cui la più funesta fu, per la Terra d'Otranto, quella che nel 1480 causò il sacco di Otranto.
In realtà Carlo V ampliò e modificò un preesistente maniero, che secondo gli scavi e gli studi condotti dall'Università del Salento doveva risalire al XIII-XIV secolo. Una parte risalente a tale periodo risulta essere il torrione di forma quadrangolare detto mastio di Accardo. Gli ampliamenti del XVI secolo hanno dato al complesso una pianta quadrilatera, formata da quattro fronti bastionate, un tempo munita di fossato che venne colmato nel 1870.
La fortezza presenta due porte: una orientata a nord-ovest che è quella rivolta verso la città, e l'altra sul lato opposto, che un tempo guardava la campagna. Sulla seconda porta appare lo stemma dell'imperatore asburgico, stemma che pure sormontava la prima porta ma che, poi, è stato rimosso ed allogato in un muro del cortile. L'interno è dotato di ampi ambienti che oggi ospitano manifestazioni culturali.

Aree Naturali
Il territorio del comune di Lecce ospita diverse aree naturali e zone protette di notevole interesse ambientale.
Parco naturale regionale Bosco e paludi di Rauccio, esteso complessivamente su un'area di 625 ettari, risulta estremamente vario sotto il profilo ambientale. È situato nei pressi delle marine di Torre Chianca e Torre Rinalda.
Bacino dell'Idume, costituisce un'area di interesse paesaggistico molto rilevante. Di origine artificiale, il bacino che raccoglie le acque di alcuni fiumiciattoli, presenta un'interessante vegetazione di steppa salata con Salicornia annuale.
Oasi naturalistica Bacino Costiero Acquatina è una zona costiera umida con una superficie di 100 ettari sita nella marina di Frigole. Il bacino di acqua salmastra ricopre una superficie di 45 ettari e si estende per 2 km in posizione retrodunare.
Riserva Naturale Biogenetica di San Cataldo istituita nel 1977, occupa circa 28 ettari e comprende una pineta di Pino d'Aleppo.
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