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cisternino

Cisternino è un comune italiano di 12.076 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia. Si affaccia sulla valle d'Itria, nella cosiddetta Murgia dei trulli. Fino al 1927 è appartenuto alla provincia di Terra di Bari.

Monumenti di interesse:
  • Centro storico: esempio di 'architettura spontanea', ove si trovano palazzi storici (Palazzo del Governatore, Palazzo Vescovile, Palazzo Amati, Palazzo Lagravinese, Palazzo Devitofranceschi, Torre Capece).
  • Torre di Porta Grande o Normanno-Sveva: di epoca medievale, alta 17 metri, questa torre costituiva l’ingresso principale della città. In alto, sulla sommità, vi è una piccola statua di San Nicola. È stata sottoposta nei secoli a vari riadattamenti, l’ultimo dei quali nel 1995.
  • Chiesa Madre di San Nicola: costruita nel XIV secolo su di un’ antica chiesa paleocristiana dei monaci Basiliani, presenta al suo interno due opere in pietra viva del XVI secolo, di notevole valore, firmate dallo scultore “Stephanus Abulie Poteniani” (Stefano da Putignano): una Madonna con Bambino, nota come la Madonna del Cardellino e un piccolo tabernacolo.
  • Santuario della Madonna d’Ibernia (Madonna de Bernis): a 3 km dal centro abitato, questo santuario è legato ad una leggenda; sarebbe stata proprio la Vergine, infatti, con una apparizione, ad indicare il luogo esatto dove sarebbe sorto il santuario a lei dedicato. Il terreno attorno è ricco di ceramiche e reperti risalenti ad epoca romana e medievale. Fu ritrovato anche un capitello bizantino ed alcune tombe e questo fa supporre che il santuario sorga sulle rovine di un centro abitato, ruotante attorno ad una chiesa paleocristiana.
  • Masserie: nell'agro di Cisternino sono presenti diverse abitazioni rurali che rappresentano la tipica masseria pugliese da campo tra le quali Masseria Montereale, Villa Cenci, Masseria Devitofranceschi, Masseria Costa e Masseria Montanaro.
Aree Naturali
Tra i beni ambientali da evidenziare c`è il paesaggio tutto! Nonostante la cementificazione, nel periodo dell`abusivismo sfrenato che negli anni 70 e 80, ha potuto compromettere buona parte della 'magia' della Valle d`Itria, oggi è in atto un nuovo fenomeno quello della cementificazione in nome e per conto di quello che risulta essere una delle attivita` prevalenti: il turismo.
Il turismo a Cisternino si è sviluppato nell`ultimo decennio grazie proprio all`unico bene di questo piccolo centro: la natura, il paesaggio, i trulli e l`architettura spontanea del centro storico.
Il bosco Monti Comunali; nel territorio comunale vi sono circa 400 ettari di bosco di cui ha 244.18.33 di proprietà comunale, posti da 250 a 350 m s.l.m.. I boschi comunali sono la formazione vegetale più consistente della provincia.
Attualmente sono in corso lavori di miglioramento con sostituzione del pino d'aleppo e del cipresso, con latifoglie autoctone (fragno, rovella, leccio ecc.) che si armonizzano meglio con le essenze presenti, quali carrubo, bagolaro, carpinella, orniello, acero campestre, ecc.. I territori comunali rimboschiti sono circa 42 ettari.

Tradizioni e Folclore
Tra le manifestazioni folkloristiche più attese a Cisternino, c’è sicuramente Pasquetta. Chiamata nel dialetto dei suoi abitanti “Pasquarèdde”, questa festività si svolge presso il Santuario della Madonna d'Ibernia, dove ci si reca con dei dolci tipici (a forma di borsetta con due uova sode per i bambini, con uno a forma di bambola con un uovo sodo per le bambine), chiamato “u churrüchele”, esso porterebbe prosperità e fecondità. Non a caso, quella d’Ibernia è la Madonna della vita, della fertilità e dell’abbondanza, il santuario è molto utilizzato per celebrare il matrimonio sia per i motivi appena indicati che per la collocazione del tutto unica e panoramica.
Di particolare importanza sono le consuete edizioni del Festival Pietre che Cantano, del Festival delle Bande Giovanili, del Festival Suoni Sacri e dal Pianeta, dell'Alterfesta.
Le sagre più rinomate, invece, che si svolgono tra Cisternino e le sue frazioni, sono: la sagra delle orecchiette e quella del coniglio, che si svolgono nel mese di agosto, e la sagra dell’uva, che si tiene a settembre.
Queste sagre sono sia un momento di ritrovo e di allegria per tutti i cittadini, ma soprattutto una maniera importantissima di tenere ancora vitale il patrimonio folkloristico di ogni regione, la base per l’identità della città, come del cittadino che la abita.
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